Se ne occupano gli archeologi professionisti dell’AKRA IAPYGIA s.c. a r.l. sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica e il sostegno del Comune di Patù. Da una moltitudine di frammenti ceramici apparentemente anonimi, gli esperti trarranno dati fondamentali per la ricostruzione storica dell’antico insediamento veretino nelle sue fasi messapica, romana e medievale. Piccoli interventi di restauro consentiranno anche la ricomposizione di taluni oggetti che, successivamente, andranno esposti tra le sale museali di Palazzo Romano nell’ambito di un più ampio programma dell’attuale amministrazione per lo sviluppo e la costituzione di uno stabile museo archeologico.